Ottanta catene e più di duemila punti vendita distribuiti tra Italia e 75 Peasi esteri, in particolare Usa e Cina. Numeri ancora poco incisivi, certo, se si considera la totalità delle gelaterie italiane, circa 40mila, ma il trend è in fortissimo aumento, come testimonia la crescita a doppia cifra registrata negli ultimi due anni e un aumento, nel 2016, del fatturato aggregato delle catene del 9,42% rispetto all'anno precedente.
Il franchising nel settore delle gelaterie è in pieno sviluppo. E ha enormi vantaggi, nei costi anzitutto: per aprire una gelateria con la formula dell'affiliazione bastano poche decine di migliaia di euro e, se il budget a diposizione lo consente, si può attivare non solo la vendita del gelato ma anche la caffetteria, la pasticceria, angoli ricreativi.
Supporto e consulenza da parte della casa madre sono assicurati e anche la formazione completa, così come la dotazione delle strutture e del layout del locale, l'uso del marchio e i benefici delle inziative di marketing della catena. Il successo, però, non è solo questione di costi bassi o agevolazioni: il franchising del comparto gelatiero italiano propone un modello di made in Italy sempre più apprezzato, soprattutto all'estero.
"Gli investitori esteri guardano con grande attenzione ai nostri format - spiega Antonio Verga Falzacappa, ceo di Sistema Leader srl, società di consulenza di direzione ed organizzazione aziendale, che con la divisione "Sistema Gelato" opera in ambito nazionale e internazionale a supporto delle imprese del mondo della gelateria -. Si tratta di un made in Italy che si può replicare e il gelato è un prodotto trasversale, con buoni margini, che ha successo in tutto il mondo". "In questo senso - continua Falzacappa - le catene italiane di franchising del gelato possono essere delle vere e proprie ammiraglie dell'internazionalizzazione. Possono diventare driver di sviluppo all'estero e portare con sè un'intera filiera del made in Italy; dall'ingredientistica di qualità alle macchine per la produzione, prodotti della manifattura italiana. Il gelato è ancora "tutto italiano", abbiamo la leadership, dobbiamo mantenerla e presidiarla".
E se all'estero il risultato è assicurato - il saldo nati-mortalità dei punti vendita in franchising ci dice che le gelaterie aperte su suolo straniero sono più longeve di quelle nazionali -, anche in Italia lo sviluppo dell'affiliazione nell'ambito delle gelaterie riscuote sempre maggior successo, perché propone nuovi modelli di consumo, nuove proposte di prodotto, combinazioni con altre offerte (caffè, cioccolato, decorazioni).
L'importanza sempre crescente del franchising è stata colta anche dagli organizzatori del Sigep che quest'anno (dal 20 al 24 gennaio in fiera a Rimini) presenteranno lo "Speed Date Franchising", innovativa opportunità di business per le imprese, frutto dell'accordo biennale siglato da Italian Exhibition Group, il player fieristico che organizza il salone leader al mondo per il dolciario artigianale, e WM Capital, realtà qualificata nel business format franchising, che promuove la crescita delle imprese attraverso lo sviluppo di sistemi a rete in Italia e all'estero. Gli Speed Date Franchising si svilupperanno con incontri della durata di 10 minuti ognuno tra franchisor del settore del gelato artigianale e potenziali affiliati, al fine di promuovere lo sviluppo in rete sul territorio nazionale e oltre confine.
Un modo per ampliare gli orizzonti di sviluppo della filiera del gelato artigianale e una opportunità concreta per coloro che guardano anche a nuovi format, come quello delle reti, nelle strategie di crescita.
Katy Mandurino